CONIGLIO: LE CONTRADDIZIONI DELL’AFGHANISTAN

26 Feb, 2022-

CONIGLIO: LE CONTRADDIZIONI DELL’AFGHANISTAN

Con l’esecrabile spettro della guerra in Ucraina e dell’unanime sua condanna, la sala di rappresentanza del Comune di Giarre lo scorso venerdì 25 febbraio ha ospitato l’incontro sul tema “Donne… in Afghanistan: le donne afghane all’interno delle contraddizioni del Paese e la complessa area geopolitica e geoeconomica”, organizzato dai club service Fidapa, Lions e Kiwanis di Giarre-Riposto.

Dopo i saluti del presidente del consiglio comunale Giovanni Barbagallo e dei presidenti Anna Maria Patanè (Fidapa), Filippo Caponnetto (Lions) e Marco Zappalà (Kiwanis), l’evento è iniziato col recital “Dare voce a chi non ha voce”, un reading delle poetesse afghane a cura di alcuni studenti del liceo “Leonardo” di Giarre.

Quindi, ha introdotto i lavori il giornalista Giuseppe Vecchio, direttore de “La Voce dell’Ionio”, che ha intervistato Enzo Coniglio.

Quest’ultimo, già funzionario del ministero degli Affari esteri, con un eloquio fluente, affascinante e soprattutto con grande competenza derivante da una lunga esperienza professionale in tanti Paesi del mondo, tra cui l’Afghanistan, ha spiegato le ragioni sociali e politiche che hanno portato alla trasformazione di quest’area geografica -grande due volte l’Italia- all’attuale periodo che a tanti ricorda il peggior oscurantismo storico: la presenza di ben 14 etnie diverse, l’età media bassissima, l’abitabilità di solo un terzo del territorio, costituito soprattutto da montagne, l’esistenza di una religione cosiddetta “naturale”, il ritorno dei taliban al potere col blocco dei fondi internazionali e la negazione dei diritti civili fondamentali riconosciuti in quasi tutti i Paesi del mondo.

Il relatore ha evidenziato un impietoso confronto tra due culture, quella islamica e quella occidentale, a seguito di riconquista talebana, riemergere dell’Isis, riduzione delle libertà fondamentali, limitato diritto alla istruzione e tragica situazione delle donne afghane.

Particolare commozione ha suscitato il ricordo della giornalista Maria Grazia Cutuli, assassinata in Afghanistan vent’anni fa.